Bruno Russo- I GIOVANI ED IL RIFORMISMO ( da 'Il Secolo' del 27/11/05 pag. 14 )
I giovani in Italia si stanno rendendo conto che i veri riformatori abitano nel CdL, mentrre a sinistra queste problematiche dividono soltanto. Nel centrosinistra c’è solo confusione, non si può restare aggrappati in sella a un cavallo dal quale si rischia comunque di cadere. Non esistono certezze, e le parole futuro e riforme sono trascurate e messe nei ripostigli. La parola riforma era una volta il cavallo di battaglia delle formazioni progressiste, di quelle socialiste, del mondo dei giovani che volevano vedere nella scuola, nel lavoro, nel sociale, il cambiamento di molte realtà che erano da tempo imbalsamate per retaggi storici o malgoverni in genere a guida democristiana. Adesso e dopo molta acqua sotto i ponti. Le cose sono cambiate e l’immobilismo pratico che le teorie materialiste hanno diffuso in occidente ed oriente, si è rivelato al mondo nella sua essenza: i giovani non vogliono più credere ad una filosofia che ha creato un mondo di infelici ed ha scoperto che quella spiritualità che hanno da sempre cercato e che, certe volte, ha sconfinato anche nella ricerca di mondi fantastici, per l’impossibilità di applicarla ad un mondo materialista che ha invaso le vene della nostra esistenza. Un fenomeno di controtendenza che non si è potuto scoprire prima, perché la cultura ci ha accecato con dei modelli che alla luce dell’ipocrisia che ha avvolto la sorte della vita politica e sociale in Italia, erano solo luoghi comuni che ammuffiscono facilmente nel tempo perché il male e le storture, sono malattie che come tali cambiano vestito facilmente.
Bruno Russo Fonte: Bruno Russo
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