Udite, udite: nel 2009 nasce il nuovo Partito democratico con D’Alema,
Veltroni e Fassino come tridente d’attacco, Mussi a centrocampo e con una
sola posizione sguarnita: la cosiddetta “area scettica” dove Angius si è
ritirato per deliberare. In questo modo il vecchio PCI andrà a fare i
mondiali con gli stessi giocatori di cento anni fa e se non si trova le
stesse cariatidi dall’altra parte, cosa che non avverrà, rischia di
prendersi un sonoro 3-0 dalla squadra avversaria. Il patron del Partito
Democratico, premier indiscusso della Vecchia Italia, vorrebbe allenare
questa squadra per almeno cinque anni, ma con tutti i buchi economici che
prima o poi verranno fuori rischia di andarsene a casa prima del tempo.
Noi invece tifiamo per la squadra del cuore, una compagine che non importa
che nome abbia, non importa quale schieramento adotti, l’importante è che
si mantenga a destra e faccia della professionalità e serietà l’unico
modulo di contesa, diversamente dagli altri politici nel pallone.
Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo