Rispettare i patti non è solo una regola del bon-ton ma ripropone il
tentativo di Bruxelles di evitare che Paesi come l’Italia debbano spingere
troppo, in materia di fisco, verso stangate economiche che sono
inapplicabili. Esse infatti, porterebbero a far slittare di un anno e
più, la discesa del deficit sotto il 3% come richiesto da sempre. Bruxelles
continua a cercare di far capire a Prodi che il buon andamento delle
entrate e la ripresa economica in atto, il tutto conseguenza della
efficienza politica del precedente esecutivo di destra, obbligano la
maggioranza a raggiungere l’obbiettivo richiesto del 3% nei tempi
richiesti. Ma dal momento che riprendere il filo di una matassa dipende da
come si sa cucire, il governo attuale si trova il problema di assolvere a
questa esigenza senza avere i numeri e l’accordo interno. Le proroghe sul
deficit sono un vecchio trucco della sinistra che prende tempo perché non
ha i mezzi per risolvere in breve tempo i suoi problemi che sono
proporzionali allo stesso concetto di sempre. adoperare una ideologia
distruttiva per costruire; una cosa impossibile anche perché questo
governo si muove come una macchina già vecchia che non può correre per non
provocare incidenti irrimediabili, trovandosi così costretta ad andare
molto piano. Ma il tempo non perdona e gli appuntamenti Europei non si
possono evitare. Una riprova che nonostante la politica a favore degli USA
che Berlusconi stava attuando, l’Europa aveva iniziato a riconoscere nelle
procedure Italiane le caratteristiche giuste: affidabilità, carattere,
azione ed efficienza. Quello che ha permesso la ripresa economica.
Bruno Russo.
Fonte: Bruno Russo