An ha ottenuto un vero successo da queste elezioni ed il suo risultato
non deve essere velato dalla nebbia che invade la politica, quando si deve
spartire una torta prelibata. An si è trovata protagonista nel
rinnovamento o quando si trattava di riavvicinare la gente alla
politica; si è trovata al centro del cambiamento , soprattutto mantenendo
attivo il canale di comunicazione con il cittadino, perché
registrare i suoi bisogni significa avere rispetto degli umori
altrui, specialmente quando sono mugugni per le troppe tasse o quando si
devono fare i programmi e non appaiono le cose che si chiedono da tempo. In
campo internazionale, oltre alla difesa dei nostri soldati ingiustamente
non valutati come si dovrebbe, il suo alto livello di desiderio della
libertà ha consentito la difesa di uno stato odiato oggi come ieri:
Israele. Quando un capo di stato afferma che uno stato come Israele deve
essere cancellato dalle cartine geografiche, chiama a raccolta nello
sdegno tutta la comunità mondiale, che spesso si dice democratica ma poi
se ne sta a guardare, con un briciolo di impotenza che sembra un po’
voluta. An è stata quindi la paladina dei giusti, dimostrando che la
professionalità conta di più di ogni furbizia politica come evidenzia il
risultato degli Italiani all’estero, dimostrando che la migliore
concertazione viene dal voler stare seduti al tavolo degli accordi con
disponibilità reale e non nelle piazze tra improduttivi schiamazzi: la
Casa delle Libertà ha conquistato il sud, soprattutto Napoli che è stanca
di una amministrazione che non ha saputo risolvere un solo problema. Anche
i tradizionali quartieri ‘rossi’ hanno visto il tracollo dei Ds. Tutto
sommato potremmo anche esserne contenti ricordando il detto futurista
‘marciare e non marcire’ e An marcia verso l’alto.
Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo