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Bruno Russo- [ EVENTI ] VOLA E VA ( da "Il ROMA" del 26/02/2011 pag. 11 )
VOLA E VA’ CON GAETANO CERRITO Gaetano Cerrito è il guidatore di una macchina speciale, che corre sulle strade a percorrenza limitata che conducono a...
[ EVENTI ] QUANDO LA POESIA E’INCONTRO DI CULTURA E SOLIDARIETA’ ( da "Il ROMA" DEL 12/01/2011 pag. 12 ).
Cosa c’entra la poesia e le nuvole, con un condimento particolare come l’aglio? Ce l’ha spiegato il poeta italo-argentino Carlos Sanchez, condividendo...
Bruno Russo- [ EVENTI ] I MIEI PRIMI 40 ANNI ( da "il ROMA" del 12/01/2011 pag. 23 )
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03/02/2006 CULTURA  
Bruno Russo- CI ABBRACCEREMO ANCORA? ( da 'Libero' del 03/02/06 pag. 19 )
Ci abbracceremo ancora senza scambiarci i documenti prima? Riusciremo a ritrovare l'amore nonostante che siamo single, divorziati o di un credo che non collima con quello nel quale viviamo? Sembra talvolta una cosa aliena provare ad innamorarsi, eppure per chi è fortunato nel riuscirci ancora, proverà delle sensazioni che nessuna droga può dare. Le foglie per terra, i colori delle cose e le nuvole nel cielo, filtrando una luce diversa, assumeranno un significato diverso, perchè ce ne accorgeremo di più. La notte insonne sarà il momento ideale, quello nel quale pensare, sognando ad occhi aperti che lei stia facendo la stessa cosa, credendo che il giorno dopo sarà quello giusto. La notte può essere la surreale occasione per l'incontro di due anime, che di giorno non riescono neanche a guardarsi per le paure, le corse, gli affanni di ritmi inconciliabili: la notte è il luogo di un appuntamento surreale di due anime che si pensano e con ciò si accumula una energia che sarà messa in campo solo in futuro. Eppure può capitare che dopo tanta poesia, la donna che tu ami, quella che hai idolatrato nei tuoi sogni accompagnandola per mano in una fantastica passeggiata notturna, dolcissima quanto inesistente, ti guardi negli occhi il giorno che decidi di dichiararti accarezzandole il viso e ti dica con una voce sofferta ' c'è solo un problema : i tuoi figli ! '. Allora uno si sveglia e ci si trova accanto un corpo senza anima, una realtà che era irreale e poi è diventata mera paura di vivere. A me è capitato e le parole continuavano: ' Il tuo passato, i tuoi figli, sono una presenza costante che non si può eludere; un problema che si dovrebbe condividere con chi ha lo stesso problema: i separati con i separati ', aggiungo io ' come i ghetti ?', no risponde lei ' come un problema che non si può dividere perchè come donna non voglio soffrire nonostante ti voglia bene '. Accade anche questo e, garantisco, non solo a me; che in questa società moderna e democratica, si costruiscono dei campi di concentramento virtuali nei quali si pongono le nostre incertezze e le nostre paure e, soprattutto, noi che le rappresentiamo: persone normale che sono marcate dall'essere separati, divorziati od anche di una religione diversa da quella tribale della supposta suocera. A tutti coloro che vivono al riparo dalle tenebre e dall'amore puro che può nascere anche in condizioni 'difettate', consiglierei di vedere un film della mia infanzia, appartenente ad una serie che si chiamava ' ai confini della realtà '. In questa il protagonista, un benpensante scontento della moglie e della società americana nonchè critico verso tutti, ladri, prostitute, persone di colore, usciva dal suo bar abituale e dopo poco si accorgeva di essersi perso; non riconosceva più la strada del ritorno e per di più la nebbia gli impediva di vedere oltre. Ad un tratto entrava in un locale per chiedere e si sentiva il botto violento di un portone dietro le spalle, quindi volgendo lo sguardo verso l'alto leggeva sopra una insegna la scritta 'Aushwitz' e si accorgeva di avere la stella di David sopra la casacca. Il resto lo potete immaginare, ma quello sul quale si deve riflettere è che ghettizzare qualcuno è una ignominia che per essere capita, la si deve solo provare, anche se riguarda solo il rapporto con una donna: un braccio lo posso sostituire con una protesi ma per problema morali o razziali non esistano protesi che ci permettano di amare liberamente.

Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo
 

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