Stamane la mia tartarughina si è finalmente iniziata a destare dopo un
lungo periodo di letargo, che ovviamente coincide con l'inverno più
rigido, segno che anche lei inizia a sentire il primo accenno di primavera
che gli animali avvertono, come tutto il resto, prima di noi. Il suo
allungamento del verde collo si è protratto oltre il limite di demarcazione
del bordo vasca, per osservare i miei movimenti in cucina e nella speranza
di ricevere una carezzina o, meglio, una manciata di quel nauseante mangime
che consiste in gamberetti e simili, essiccati e tritati a dovere. Quanto
l'intelligenza animale e la sua sensibilità sia evidente in ogni minimo
movimento di questi nostri amici, lo si può notare solo quando ci si prende
cura della loro sorte; ma quello che maggiormente colpisce è sempre quel
senso spiccato di fedeltà che li contraddistingue, con in testa colui che
viene chiamato il migliore amico dell'uomo. Il cane eppure ha bisogno di
spazi più dell'uomo, non necessita di perseguire regole morali o di
pubblica decenza, non ha problemi di separazioni o di crisi del settimo
anno, eppure quando il suo muso segue con attenzione militare i movimenti
del suo padroncino o quelli della sua cagnetta che ha dato al mondo dei
teneri cuccioletti, ci si rende conto che un tale sentimento si nutre solo
con un bisogno profondo, una caratteristica che proviene dall'anima e che
dura una vita. La fedeltà non significa solo essere legati ad un solo
partner, ma sia per gli uomini che per gli animali coincide con un calore
spontaneo che si dà con riconoscenza a chi è disposto a curarsi di te, non
si rinforza tanto con la presenza o con una carezza, ma con quel bisogno di
dare che certe volte si comunica anche con molto, veramente molto meno. Mi
capita di riflettere però, sul fatto che raramente si ha la volontà di
comunicare quel bisogno di affetto, che apparentemente ci sembra renderci
più deboli ma che in realtà ci rende più forti perchè più umili. Un cane,
ma non di meno una tartarughina od anche un gatto, che molti dicono amare
solo la libertà, avvertono la nostra predisposizione naturale all'affetto,
anche se celata da una corazza di rozzezza o freddezza, che molti si
trasportano addosso solo per difesa o per paura di ricevere altre
fregature. La fedeltà è parente etimologica della fede, cresce con la
speranza e splende alla luce anche con la più semplice attenzione, è
l'estrinsecazione della più intima libertà dell'uomo che è quel bisogno
certe volte nascosto di darsi, di concedersi all'altro, di spendere una
parte del proprio frettoloso tempo per regalarlo al prossimo. Eppure il
tempo di un cane non è come quello dell'uomo ed il suo bisogno di
rispondere a determinati requisiti non è rigoroso come quello dell'uomo,
eppure egli ama farlo con semplicità e per questo con amore. La mia
tartarughina mi farà meno soffrire, perchè dicono che dura più di cento
anni, però quando nel suo piccolo batte le palpebre più volte, mi ricorda
quegli stati emotivi che caratterizzano il connubio con la persona per te
importante, un connubio che solo la semplicità lo renderà eterno e solo la
fedeltà lo farà unico.

Bruno Russo