Credo fermamente che questo secolo sarà segnato da un ritorno alla spiritualità: contro le droghe che portano in un mondo tanto diverso dal nostro da sembrare quello ideale, occorre contrapporre i valori dell'imperfezione e della spiritualità. Nel novecento i processi della
politica hanno seguito il filone del materialismo più spicciolo, che ha fatto grande la sinistra in Europa, avvalendosi proprio di tanti facili inganni. L'opera di liberazione però arriva sempre, anche se un pò in ritardo, come ogni storia vecchia dell'umanità che finisce con la Croce per ricominciare con la Risurrezione di un popolo. La sofferenza dell'uomo fino ad ora è stata costituita propria dalla sua infinita fuga dal dolore che la massificazione materialista ha imposto a tutti i costi, facendogli idolatrare oltremodo le droghe come principale antidoto ai mali, un pò come la cocaina lo è per lo stress. L'unica preoccupazione nella vita è stata quella di stare bene economicamente, anche a costo di fuggire da quei valori che certe volte risultano palle al piede per le scelte autonome che ci illudono
di conquistare il mondo che abbiamo davanti agli occhi. Ma un insegnamento cristiano afferma che 'un ladrone si guadagna la vita
eterna in un istante', allora vuol dire che il confine tra il bene ed il male è sottile e non serve criminalizzare un drogato che poi si vuole redimere, cos' come si può essere disposti a sostituire la spiritualità alla ragione anche perchè se parliamo di cristianesimo, esso non deve essere cultura, neanche stile di vita, meno che meno filosofia esoterica, neanche religione ma dovrebbe essere voglia di vivere in condizioni ove nessuna carne si piega ai paradisi artificiali e dove la morte non viene più temuta. Nel '900 la cultura è andata invece in senso opposto, creando modelli di cartone che si sono consumati in fretta, neanche il tempo di annotarli nei libri storia, in quanto la massa ha seguito piccoli eroi che finivano presto di esistere. Di tutto questo se ne è avvantaggiata la cultura delle droghe che aveva bisogno di aggregare delle anime perse, senza riferimenti e con una fede ormai vacillante. Il dubbio è il peggiore nemico dell'uomo e la luce il miglior amico, ma quante perplessità sulle cose ci vengono imposte dalla cultura del buio, del divieto e del sospetto che si muove tra il materialismo e l'11 SETTEMBRE? Ora le cose possono cambiare se l'uomo coltiverà quel granellino che semina ogni qual volta compie un gesto di umanità: l'amore non è morto nella gente ma si trova in una sorta di clandestinità ed aspetta di venire alla luce. L'amore si trova nei luoghi più strani, si trova nei nostri soldati in Iraq che non hanno bisogno di droghe per resistere a difficili condizioni di vita, l'amore si trova in quei bambini iracheni che in barba all'umana ragione ancora una volta, per desiderio di un dolce o di un gioco ci rimettono la vita. Sono convinto che per essere felici basta afferrare una delle loro manine e accorgersi di una vita che batte più veloce delle altre.


Bruno Russo ( dall'articolo sul giornale Libero del 23/10/05 )