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16/07/2005 CULTURA  
Bruno Russo- IL PREZZO DEL DISPREZZO
Una curiosa realtà separa gli umani dagli animali: i primi si trovano sovente a criticare proprio colui col quale si desidera avere un rapporto, anche se questi è ben disposto ad averlo, quindi non si tratta di un gioco di astuzia o di tattica commerciale ma diventa un vero e proprio enigma quando dopo aver disprezzato una persona con epiteti irripetibili, con questa si finisce al ristorante oppure al bar a discutere della vita, dell'amicizia, dell'amore e quindi si inizia un rapporto. Un vecchio detto, saggio come tutti gli altri, dice proprio che chi disprezza vuol comprare e ciò l'ho riscontrato tante di quelle volte che debbo definirlo un vero e proprio assioma. Ma la cosa sconcertante è che l'insistenza che solitamente è l'elemento che divide due amanti, diventa in questo caso, come un gioco fatato, proprio il collante più efficace per i due
personaggi. Le donne sono avviamente dei maestri in questo, perchè il loro tatticismo in realtà non esiste, in quanto elemento insito al dna, quindi non va fabbricato dopo come è costretto molte volte a fare l'uomo che per indole deve conquistare ogni posizione nella vita e non è sempre aiutato, come i poemi classici ci hanno ampiamente aiutato a vedere. La donna invece ha questa indole del disprezzo come termine non ultimo di una conquista, che spesso ammalia l'uomo più di quanto ci si possa aspettare. Noi non siamo masochisti e questo è certo, ma spesso ci piace essere mandati a quel paese se la persona che lo fa è proprio carina e corrispondente alle nostre aspettative. Verrebbe da dire che allora è l'indifferenza l'unica arma che la donna può usare per l'uomo che la vuole conquistare, ma questo neanche è vero perchè questa lascia al conquistatore in arme la possibilità di innescare il suo carisma e di far innamorare la donna, che per quanto tattica per natura è pur sempre una donna. Allora quale è il bandolo della matassa? Credo che sia proprio nel prezzo che si è disposti a spendere per il disprezzo: la donna possiede un veleno naturale che fa parte del suo fluido accattivante, se la persona che la sta conquistando nè le piace e nè le dispiace, allora coglie l'ambiente adatto per inalarlo, senza fare economie. Nel momento che lo ha fatto resterà un pò a corto di denaro ed allora sì che sarà più vulnerabile, solo allora il nostro conquistatore potrà con un semplice slancio di stile anche sufficiente colpirla e farla secca. Il gioco dell'amore fra uomo e donna è antico e sicuramente assai affascinante, anche perchè si arricchisce sempre di nuove informazioni che pervengono proprio quando le regole precedenti cadono in difetto, quando succede qualcosa di inaspettato; poco male occorre solo aggiungere una cosidetta postilla alle regole e se esse saranno migliaia il gioco si farà più duro ed alla fine l'amore sarà incandescente. Il prezzo del disprezzo non ha limiti perchè l'astuzia dell'uomo è ancora intatta, nonostante i problemi che vibiamo un pò tutti in questo secolo: basta avere la forza che tutti rifiutano oggi: la sottomissione, la perdita della dignità, l'umiltà; tanto il desiderio della donna sarà proprio di mettere alla prova questa presunta debolezza e vedere quanto dura e se essa si trasforma in forza di carattere e carisma, la donna penserà di avere davanti l'uomo giusto. Noi poveri innamorati invece siamo la vera vittima di questa società che non ha spazio per i sogni e i romanticismi: le donne ci apprezzano tanto ma per noi nessuna tattica sarà buona perchè siamo privi di armi. Solo una potrà essere efficace se la riusciamo ad usare con l'intelliugenza adatta: la violenza, una rotazione di 360 gradi rispetto al previsto che ci farà al momento opportuno prendere la donna per i capelli ( si fa per dire ) e dirle : qua sta il tuo uomo e tu sei mia ! Alle femministe alle quali non piacerà questo articolo consiglierei di leggersi i classici come l'Eneide, riuscirebbero così almeno a vederla sulla carta quella femminilità e sottomissione che hanno volutamente perso, senza sapere che UN'ARMA E' SEMPRE UNO STRUMENTO DI LIBERTA', LA DEBOLEZZA DIVENTA ANCH'ESSA UN ARMA SE LA SI ACCETTA SENZA COMPLESSI. Altrimenti si rischia solo di stare appresso alle donne all'infinito.

Un playboy irriducibile.

Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo
 

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