Bruno Russo- LA CULTURA IN ITALIA
Abbiamo per anni subito l'imposizione di una cultura unidirezionale che dalla fine della II guerra mondiale ha interessato la scuola, le arti, lo spettacolo e tutti gli altri media. Nel momento in cui alcuni personaggi sono stati allontanati dalla televisione molti hanno gridato allo scandalo, ma non si sono resi conto che questa gente, di grande valore e preparazione, avevano svolto un ruolo di parte che poteva risultare anche inopportuno. Non mi riferisco a propagande politiche senza par condicio perchè ciascuno è libero di esprimere le proprie opinioni anche se lo fa con la schiena china e le ciglia balbettanti, ma all'imposizione di interviste e documentari che hanno portato il pubblico televisivo a contatto forzato con assassini, mafiosi e terroristi viaggiando nel profondo del loro animo come se questo fosse un atto moralmente dovuto, un atto di democrazia allargata e di pia e caritatevole valenza. La carità e la comprensione non va imposta, la cultura non va imposta, altrimenti si avranno reazioni che andranno nel senso opposto di chi legge o di chi scrive. Dobbiamo ancora vedere come due campane possono riempire con toni alti o sopiti, non importa, la qualità della trasmissione mediatica che troppa gente si aspetta la sera, con ingenua attesa, di scoprire sua.
Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo
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