Prima di tutto una premessa: la perfezione non esiste e se qualcuno peccasse di superbia e fosse pieno di sé, farebbe bene a ridimensionarsi un po’,sia per se stesso, sia per il bene della coppia.
Il buon rapporto di coppia, quindi, non può basarsi sulla perfezione di uno o di entrambi, ma su tutt’altro e cioè su una forte intesa di base, sulla complicità reciproca ed anche su qualche piccolo compromesso.
Il nostro partner ci può apparire perfetto, ma ciò non significa perfezione assoluta: è perfetto ciò che si sposa a meraviglia col nostro modo di essere, col nostro modo di pensare, col nostro modo di affrontare la vita, e con tutto ciò di cui necessitiamo e di cui non possiamo né vogliamo fare a meno.
L’amore, che bella parola, ma un’indagine statistica rivela che l’amore, quello forte e passionale, in media non dura più di tre anni. Il perché si spiega nel fatto che è davvero difficile trovare l’anima gemella, l’amore per la vita. Ma c’è anche da dire che il rapporto di coppia è notevolmente cambiato rispetto al passato, a pari passo coi cambiamenti dello stile di vita, dei condizionamenti e di tutto il resto. Insomma siamo sempre meno disposti ad accettare o a sopportare un rapporto di coppia che non sia per noi abbastanza appagante. La motivazione di ciò ? Forse va’ ricercata nelle difficoltà e nelle insoddisfazioni che la vita spesso ci presenta e che ci rendono più esigenti verso il partner ed influiscono negativamente sui nostri caratteri, sui nostri umori, nel nostro modo di rapportarci agli altri, partner compreso. Probabilmente siamo tutti un po’ troppo stressati.
Ma tornando ai veri ingredienti alla base di un rapporto di coppia: intesa, complicità, entusiasmo, stimoli … è tutto ciò che rende l’amore un grande amore e non il viceversa ! Quando tutto ciò è presente siamo disposti ad accettare sia i difetti del nostro partner, sia quei piccoli compromessi, che sono sempre necessari. Ma quando questi ingredienti mancano, col tempo la coppia scoppia e l’amore lascia il posto all’affetto. Non è forse così ?
Altre difficoltà nel rapporto di coppia sono insite nella natura stessa dell’uomo, nonché nei condizionamenti sociali che l’educazione ci impone. L’uomo e la donna di base la pensano diversamente, hanno desideri, esigenze ed obiettivi diversi. L’uomo spesso è l’eterno ragazzo, quello che si vuole godere la vita, quello che spesso pensa ad una cosa sola …come ci rimproverano le donne !
La donna invece, troppo spesso, è la mamma, l’educatrice, quella che tra i due sessi sa essere la più razionale, la più rigida, la più castratrice e a volte la più ansiosa : “Vai piano…non correre…fai attenzione!”…”cosaaa? Ma tu stai male…”…”non cambi mai …sei sempre il solito immaturo!”…”Il bagno di notte? Ma tu sei pazzo, vallo a fare tu!”. Troppo spesso la donna diventa un freno a quegli impulsi che a volte ci prendono e che ci danno la carica…un freno alla nostra voglia di piccole trasgressioni, un freno alla nostra voglia di evasione, un freno a quegli stimoli che sono fondamentali in un rapporto di coppia.
Insomma, ci vogliono intesa, complicità, e stimoli, stimoli e sempre nuovi stimoli… e che la natura e l’educazione che riceviamo ci aiutino ad assomigliarci sempre di più, per diventare davvero da due corpi, una cosa sola : l’unione per la vita !
Marco Scocchera
Fonte: Marco Scocchera