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20/04/2006 CULTURA  
Bruno Russo- IL GIOCATTOLO CHE SI ROMPE ( da 'Il Secolo del 20/04/06 pag. 14 )
Prodi e Fassino annunciano il 20% di tasse sulle emissioni di bot mentre
Bertinotti afferma di voler portare la tassazione su ogni tipo di rendita,
mentre la Camera di commercio ticinese conferma, parlando di timori
fondati su imposte nuove. Il risultato è che gli Italiani, popolo timoroso
del futuro e dei cambiamenti, si sposta all’estero con i propri capitali
senza contare quanto ciò rappresenti un danno per il nostro Paese: un
sistema efficiente dal punto di vista del proprio fatturato deve essere
endotermico, portare sempre di più entro i propri confini ciò che riscalda
l’economia; i soldi del resto, in un sistema statalista in senso stretto,
non vengono reinvestiti facilmente o fatti liberamente circolare.
Berlusconi infatti, che ragionava esattamente al contrario, aveva in
passato consigliato di ‘spendere’ proprio per questo motivo e naturalmente,
ciò fu subito unto dalle critiche dell’opposizione. Questo è il clima che
gli Italiani dovranno respirare per molto: le mosse di Prodi, dopo una
campagna elettorale all’impronta dell’unione e della pacificazione sociale
del mondo del lavoro, stanno provocando, tra incertezza e pericolo di nuove
tassazioni, la rottura interna ai sindacati, che è una disgregazione ancor
maggiore di quella che i rappresentanti del mondo del lavoro avevano in
passato con l’ultimo esecutivo. Il governo di destra aveva cercato di
avviare trattative a lungo termine con il mondo sindacale, partendo
dall’ipotesi che intorno ad un tavolo ci vogliono buoni propositi e
professionalità lontane dagli interessi di parte: ora invece le
componenti della sinistra, che non ammetterà mai di essere divisa, iniziano
a raccogliere i cocci ancor prima che il giocattolo si sia rotto.

Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo
 

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