L'amore non è una soluzione banale, se ne ravvedano coloro che cercano una donna che risponda positivamente a tanti corteggiamenti, perchè certe volte esso nasce, in un mondo di contraddizioni da un rovo di spine, così come in un noto editoriale Giordano Bruno Guerri osava definire con una frase che mi è rimasta impressa, allorchè nel descrivere la personalità
di Eva Brown, affermava ' tanto buone da innamorarsi del male '. Eppure è
proprio così: l'amore più puro si integra nelle personalità più negative,
perchè una donna può restare accanto al suo uomo anche se questo è un
mostro. Cose di altri tempi? Sarà, ma nella sua essenza esprime un concetto
che ci dovrebbe appartenere, visto che il Signore ha dato la sua vita per
la salvezza di un'umanità non certo colma di sentimenti. Ma questa lotta si
deve esprimere soprattutto attraverso una determinata apertura mentale che
escluda ogni immotivata prevenzione nei confronti di colui che potrebbe
fare felice il nostro cuore, ma che, inesorabilmente ottiene solo il nostro
sospetto, per una questione di circostanze alle quali noi ci facciamo
prendere, forse anche per paura di una sconfitta. Così l'orgoglio ed il
pregiudizio, proprio sulla falsariga di quel capolavoro di poesia che la
letteratura anglosassone ci ha fornito, per mano di J. Austin, ci impedisce di vedere oltre, ma nell'istesso tempo, ci fornisce quella carica che solo una barriera insormontabile ci dà, quando noi vogliamo veramente amare.
L'orgoglio certe volte ci impedisce di parlare e di trasmettere quello che
pensiamo, lottiamo così con il silenzio, un'arma inutile e pericolosa, come
tutte le cose che si allontanano dalla verità. Il pregiudizio ci impedisce di vedere un corpo avvolto solamente nella luce propria, ma lo riusciamo ad
osservare solo in quella che gli viene attribuito dal comune senso del
sentire. Entrambi, una volta uniti, cancellano ogni forma di premessa
all'innamoramento o almeno le impediscono di venire fuori in tutta la sua
prorompente forza positiva. Certe volte l'amore fa dei giri interminabili,
macinando veramente chilometri e chilometri, per poi ritornare al suo punto
di partenza, non è un miracolo, ma è la forza dell'amore quando uno ci
crede: come un mio collega che conobbe una donna di colore in un paese
estero ma si sentì, per molti motivi, impedito a portarla nel suo paese, per condividere un sentimento che era ancora più forte nella differenza. Solo dopo due anni se la è ritrovata davanti, in un congresso dove si era recato per lavoro: faceva l'hostess di terra per una azienda di marketing che lavorava con quella del mio amico e che per puro caso aveva integrato
personale straniero ma qualificato, nel proprio organico. Nel momento
dell'incontro non è stato il pregiudizio ad impedire all'uomo di riavvicinarsi, ma l'orgoglio di sentirsi in realtà mortificato per non avere fatto lui quello che poi scoprì che lei aveva realizzato per ritrovarlo. In quel caso l'orgoglio è durato poco, un sorriso lo ha sciolto come neve al sole, ma in realtà si è trattato di intelligenza, quella che unisce due cuori che possono stare anche agli antipodi.
Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo