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10/02/2006 CULTURA  
Bruno Russo- UN MESE AL FRESCO
Al Teatro Cilea di Napoli, con Benedetto Casillo come protagonista si è rappresentato “Nu mese ‘o ffrisco”, di Paola Riccora. La commedia, riferibile al teatro popolare napoletano di Edoardo Scarpetta, narra la storia di un normale signorotto della napoli antica, fresca ancora del referendum che ha decretato la fine della monarchia ma ha lasciato nella popolazione nobili napoletane molti dubbi e nostalgie, che cerca di sottrarsi alla galera inferta per aver schiaffeggiato una guardia. Questi (Benedetto Casillo), arriva a mandare al posto suo un poveruomo suo amico di infanzia del Liceo Classico Umberto, dietro lauta ricompensa. Ma la commedia degli intrighi e soprattutto dei fraintesi inizia proprio con questa trovata, che nella sua riuscita iniziale ed il comico epilogo, riproduce in scena quel mondo popolare che non è differente da quello di oggi: una giustizia sofferente che non ripaga nessuno ed i disonesti che preferiscono far andare al fresco degli innocenti al posto loro. L'interpretazione simpatica e nello stesso tempo sentita di Benedetto Casillo, accompagnata da quella della sua metà nella vita reale, una Patrizia Capuano, brava e decisa sulla scena, protrarrà con lo spettatore fino alla fine l'inganno, mostrando uno spaccato di quello che era la famiglia di quel tempo: una brillante elegia al compromesso nel quale l'uomo la fa ancora e comunque da padrona. Tutti bravi gli attori tra i quali spicca la figura del giudice, un xxxxxxxxxxxx distinto che ricorda un pò il grande Ernesto Calindri, uomo elegnate nei sentimenti che per amore chiude tutti e due gli occhi nonostante che tutti lo vorrebbero strozzare per aver espresso degli onesti giudizi nei confronti di generici delinquenti. Non ultima resta il bravo al Direttore Artistico Patrizio Tabacchini che con il fratello Bruno - che tra l'altro è il produttore di Biagio Izzo, , sono i veri manager che si muovono dietro le quinte, dopo aver organizzato il lavoro, aver chiamato gli attori, aver preparato il tutto.

Bruno Russo

Fonte: Bruno Russo
 

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