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31/01/2006 CULTURA  
Bruno Russo- UN SIGARO CON AMORE ( da 'Libero' del 31/01/06 pag. 17 )
Uno dei tanti motivi di crisi dell'uomo moderno, attanagliato da una donna
che lo critica sempre in quanto più attenta che sognatrice, è il fatto che si è perso nel suo DNA il carisma che gli è stato coferito in quasi 20 secoli, dall'uniforme militare e dal fatto che il suo mestiere consone era quello di andare in guerra, lasciando una moglie che lo salutava al porto od alla stazione, con un fazzoletto di seta merlettato. I carismi sono importanti nella vita e certe volte fanno si che persone che non sono dotate da fascino estetico siano dei donnaiuoli in virtù del loro fascino intellettuale di uomini di azione per eccellenza. Un esempio di personalità rilevante, militare, con quell' ironia che deriva dalla capacità di farsi autocritica con humor tipicamente anglosassone, una persona poliedrica, accattivante, stratega, magari giornalista e scrittore, oratore abile e perchè no amante dell'arte e della musica, ma necessariamente controverso, ma soprattutto combattente, in pace ed in guerra, è colui che nel 1953 ricevette il Nobel per la letteratura: Winston Churchill. Perchè lui? Perchè fu abile, trascurando tutto il resto, nel denunciare nonostante il suo europeismo, l'esistenza di una 'cortina di ferro' che divideva la stessa Europa, perchè il suo ideale era per l'unione tra le nazioni senza la cancellazione delle identità e delle scelte individuali; una comunanza che prevedeva, solo per equivalenza di idee, il rapporto privilegiato con gli USA. Churchill, dall'alto della sua
austerità di politico conservatore con il sigaro tra le labbra, fu capace di introdurre le pensioni per le vedove, per gli orfani ed i diseredati, creando non poco sconcerto tra gli stessi colleghi; fu determinato nel suo patriottismo superando l'anticomunismo pur di fare squadra contro Hitler. Solo quando si rese conto che al di là degli eventi, ci si preparava ad uno strapotere della Unione Sovietica la cui stessa guerra stava conferendo credibilità , pare che disegnò una improponibile riconduzione del dittatore tedesco al tavolo della trattativa, per arginare quello che il mondo avrebbe poi definito
'guerra fredda' ed i cui pericoli per l'umanità sono stati rievocati, dalle parole del penultimo Papa riguardo alla ' catastrofe evitata'. Una tale figura sarebbe oggi sotterrata da quelle contrastanti considerazioni che invece allora ne costruirono il successo, perchè l'uomo militare e tutto di un pezzo non è un esempio utile alla società. Eppure vedendo quanti uomini giacciono ai piedi di donne usurate dallo stress coevo, ricorrerei alle sue parole che ricordai quel famoso 11 Settembre, mentre vedevo le torri gemelle sbriciolarsi come un castello di sabbia; le parole di Winston Churchill durante i terribili bombardamenti di Londra, che sono state consegnate alla storia per indicare che quando un tentativo di andare 'oltre le cose' per eliminare conseguenze ben più tragiche dello stesso male, ci viene impedito da regole inutili, libera l'atroce sensazione di trovarsi nella fase di recludescenza del processo: 'This is not the end, but it is the beginning of the end'...e la virtù di uomo militare che, illuminato dalla storia e dalla cultura, poteva meglio esprimere, dall'alto della sua sensibilità , questa tragica equivalenza, io la calzo a quanto avviene nei rapporti umani perchè donne e uomini sembrano aspettare un 11 Settembre delle coscienze per recuperare il proprio cuore e rischiare in questa vita, amando senza confini.

Bruno Russo

Fonte: Bruno Russo
 

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