Bruno Russo- ANIMA LIBERA ( da ' Il Secolo ' del 27/01/06 pag. 14 )
Il Papa afferma che il marxismo è una filosofia disumana perché nel suo testo, l’anima dell’uomo deve servire solo al progresso economico della massa alla quale si appartiene, nella quale si esprime il nostro lavoro nel tempo. Non è la riflessione a far progredire l’anima e lo spirito, ma è lo spirito che deve far progredire la mente per renderla maggiormente efficiente in tema di profitto. La teologia entra fino ad un certo punto, perché la filosofia è una scienza che attraverso la riflessione deve migliorare la posizione dell’uomo nei rapporti sociali: la sinistra si deve dare una calmata perché quando si irrita perché in Europa finalmente si è accorti che nazismo e comunismo pari sono, pensasse a quello che Fini ha fatto per dimostrare solidarietà alla shoah dopo che per anni si diceva che la destra e gli ebrei erano su due pianeti opposti: è bastato rinnegare il nazismo come limite per x tendente ad infinito del pensiero conservatore, mentre da sinistra non si ammette che molto meno di quel limite, di quel percorso, si trova un comunismo che laddove ha regnato ha fatto solo morti. Il marxsismo ha legato il lavoro al profitto in maniera così materiale che certi ritmi esasperati che si sono creati nel processo industriale, hanno prodotto solo infelicità perché già i legami sono destinati a portare delusioni, figurarsi quando uno vive in funzione di ciò che produce. A sinistra qualcuno potrà pure dire che queste sono bieche esasperazioni di un odio atavico verso la dottrina marxista, ma in realtà, è l’interpretazione pratica dei testi che fa la differenza e produce nella storia, quelle storture che poi è difficile ricondurre alla partenza. La sinistra ci ha marciato perché quel gioco ambiguo ha fatto sì che potesse raccogliere i favori anche da dove, socialmente, non li avrebbe mai potuti ricevere.
Bruno Russo Fonte: CULTURA
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