Bruno Russo- IN CHE MONDO VIVIAMO ( da ' L'Indipendente ' del 19/01/06 pag. 4 )
Una strage silente di dolci bambine indiane alle quali è stato impedito di venire al mondo al ritmo di 500mila l'anno, solo perchè i genitori hanno scoperto anzitempo che il sesso del nascituro non era quello quello desiderato è inaccettabile. Una notizia di aborti propedeutici della più efferata idiozia umana perpetrata allo scopo di effettuare la più indecente selezione razziale. A farla un popolo che si dice progredito e lo potrebbe pure essere se si guardasse alla mole di ingegneri di altissimo livello, che viene sfornata ogni sessione di laurea. Ma l'India è pervasa dalla più grande arretratezza culturale e comportamentale perchè ancora legata ad antiche tribalità ed avversioni ataviche al ruolo della donna. Questo sì che è una notizia inaccettabile, verso la quale il mondo civilizzato dovrebbe decisamente prendere posizione. Ma nel farlo, ovviamente, non si potrebbe soddisfare alcun interesse economico e si ricadrebbe in una serie di storie che molti sapienti hanno preferito evitare. La crisi della società indiana è intrisa di quel fanatismo che la religione musulmana ha portato anche in quei luoghi come in tutto il sud est asiatico. Evidentemente la donna qui rappresenta ancora una schiava senza personalità. E pensare che in occidente essa si sta addirittura sostituendo come personalità e funzione, al ruolo lavorativo ed intellettuale dell'uomo e se non fosse per qualche volontà bigotta la sostituzione in molti vertici politici sarebbe potuta già avvenire. Ancora una volta è la cultura degli estremi a dimostrare che nella società del duemila non esistono mezze misure perchè è anche una società stanza ed usurata.
Bruno Russo Fonte: Bruno Russo
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