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Bruno Russo- [ EVENTI ] VOLA E VA ( da "Il ROMA" del 26/02/2011 pag. 11 )
VOLA E VA’ CON GAETANO CERRITO Gaetano Cerrito è il guidatore di una macchina speciale, che corre sulle strade a percorrenza limitata che conducono a...
[ EVENTI ] QUANDO LA POESIA E’INCONTRO DI CULTURA E SOLIDARIETA’ ( da "Il ROMA" DEL 12/01/2011 pag. 12 ).
Cosa c’entra la poesia e le nuvole, con un condimento particolare come l’aglio? Ce l’ha spiegato il poeta italo-argentino Carlos Sanchez, condividendo...
Bruno Russo- [ EVENTI ] I MIEI PRIMI 40 ANNI ( da "il ROMA" del 12/01/2011 pag. 23 )
Napoli sta cambiando, almeno in questo: sta presentando una cultura del ritrovo giovanile, che considerati i coprifuochi di varie zone della collina ...
29/12/2005 CULTURA  
Bruno Russo- ATROFIA SPIRITUALE ( da 'Libero' del 29/12/06 pag. 19 )
Nelle celebrazioni del Santo Natale, il nostro Pontefice Benedetto XVI ha voluto ribadire in un monito, una realtà che sta sotto gli occhi di tutti: l’atrofia spirituale dell’umanità deriva dall’aver inseguito un’intelligenza esasperata in termini di progresso scientifico. L’uomo ha, dalla fine dell’ottocento a oggi, realizzato un processo senza limite temporale se non quello imposto dal degrado etico ed ambientale che ci sta imponendo oggigiorno delle serie riflessioni. Via via che il progresso è andato avanti, le scoperte scientifiche sono diventate la realizzazione di tante comodità di varia grandezza ed importanza, mentre non si sono avute quelle di tipo eclatante, come le invenzioni anticipate da Julius Verne in molte delle sue opere; il tutto seguito da una certa indifferenza della gente. Non ci sono più certezze e la stessa intelligenza non è certezza: stiamo vivendo un periodo di controversione di molte teorie, accompagnato dalla convinzione che ogni cosa sia a termine. Così si atrofizza lo spirito, perché non ricevendo segnali positivi dall’intelletto e vivendo in assenza di stimoli, esso inizia a spegnersi lentamente. Tutte queste storture non fanno altro che avvantaggiare la cultura dell’odio e dell’intolleranza. Se ne avvantaggiano i mistificatori, le sette, i maghi, perché con l’aiuto di una cultura saccente ed ambigua non devono faticare molto per introdurre nel prossimo ogni sorta di dubbio. Le prime vittime dell’intelligenza sono coloro, insomma, che dovrebbero percorrere molta strada con la spontaneità e con la semplicità dei veri sentimenti. Ricordiamoci allora le parole del papa Giovanni Paolo II quando scrisse in uno dei suoi libvri capolavoro: non abbiate paura, E’ l’unico farmaco per questa umanità, è l’unico modo per risvegliare una spiritualità che dorme perché un’intelligenza artificiale fa da sola troppe cose che non le competono affatto.

Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo
 

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