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29/12/2005 CULTURA  
Bruno Russo- AMICI NEMICI ( da 'Il Secolo' del 29/12/05 pag. 14 )
Sono bastati pochi sprazzi di una telefonata a mettere in luce la complessità di un intreccio politico-economico, ma soprattutto a mettere in subbuglio e stato d’assedio i Ds. Dopo la fase di connubio con la magistratura ed i giudici dalle ‘scarcerazioni facili’, la sinistra adesso perde la bussola e passa al contrattacco accusando la stessa magistratura di adoperare le telefonate inquisite, come ‘clave’ da dare in testa ai presunti. Intanto resta chiaro che Fassino non può definire ‘normali’ quelli che sono stati i contatti con i manager delle Coop, perché qualcuno nei vertici dei Ds era per forza di cose dotto nei dettagli, riguardo quelle operazioni finanziarie spregiudicate che sono all’origine dell’inchiesta stessa e che consistevano, nell’ apertura di conti privati di milioni di euro, senza le normali garanzie che sono richieste dalla norma. Possibile che tutti abbiano agito in perfetta ingenuità e che questa è l’unica garanzia, che permette al segretario stesso della quercia di esprimere dei solitari ‘no comment’ ? Come può il tesoriere dei Ds, coinvolto nella partita Unipol-BnL definire che nulla potrà mai risultare penalmente rilevante, cioè degno di interesse ai fini di una possibile incriminazione per danni penali? Anzi, come da copione di film, si è chiesto addirittura se vi possano essere autorità istituzionali e responsabilità professionali che possano essere alla base di un modo di procedere giudiziario che sta infierendo sulla sua personale onorabilità. Il lavoro dei giudici italiani e degli inquirenti adesso viene da sinistra visto come pretestuoso nonché mosso da interessi politici che ovviamente non possono non tirare in causa il governo. La confusione che regna nel partito della quercia, che fa acqua da tutte le parti, non può risolvere questi problemi interni con la stessa pochezza con la quale affronta temi importanti della politica e tirare per questo in causa il governo che invece ha retto con professionalità e chiarezza ogni attacco esterno.

Bruno Russo

Fonte: Bruno Russo
 

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