Bruno Russo- ACCOGLIENZA ANNO ZERO ( da 'Il Secolo' del 16/12/2005 pag. 14 )
Era ora che l’Italia, per mano del nostro Ministro degli Esteri On. Gianfranco Fini, proponesse dei nuovi modelli per l’integrazione extracomunitaria, che non hanno pari in Europa visti i recenti insuccessi di Parigi e Londra. Che l’Italia si appresti ad essere anch’essa una società multietnica è palese, ma è altrettanto palese, come ha ribadito il nostro Ministro, che manca nella Carta Costituzionale Europea il riconoscimento dell’identità nazionale che sta alla base di un processo che, per nell’intento di riconoscere i diritti altrui, non può non prescindere all’interno di una comunità allargata come quella Europea, dal riconoscimento dei propri. Se nella propria società si viene trattati come oggetti sconosciuti, l’integrazione con una equivalente realtà che deve condividere i nostri stessi spazi sarà traumatica. La sinistra in Italia questo non lo capirà mai perché si è fatta grande in passato con belle parole ma vuote di contenuti, visto che il risultato è stato di accogliere senza nessuna regola orde di clandestini il sui mancato controllo, visto che non esistevano leggi adatte all’uopo in materia di giustizia, ha portato tanta malavitanza negli anni passati. Oggi le cose stanno cambiando grazie a l’azione del governo e della legge Bossi-Fini in particolare, che alla fine è piaciuta anche ad ambienti non proprio di destra. Non potremo mai copiare l’America perché non abbiamo la stessa realtà storica, sociale e culturale ma possiamo almeno notare che negli Stati Uniti, proprio frenando energicamente l’indiscriminato ingresso nel paese ma qualificando quelli che dimostrano nel tempo di essere in regola, si può anche arrivare ad avere il loro contributo attivo nella Storia del proprio paese. La sinistra continuerà a dipingersi democratica, ma ha da tempo abbracciato delle posizioni un po’ oltranziste che viste in valore assoluto da molti, sembrano più discriminanti rispetto a quelle del centrodestra e non c’è cosa peggiore di predicare bene e razzolare male. Ci poniamo invece da tempo in contrapposizione di una Europa che si muove ancora con i metodi del dopoguerra, quando occorreva farsi piccini piccini e dimostrare l'innocenza accogliendo indiscriminatamente chiunque volesse onorare l'uscio di casa nostra. La politica richiede una discreta dose di coraggio, che spesso non può appartenere alle linee trascorse del partito stesso e della politica Italiana, in generale. In tema di accoglienza, adeso il patrimonio è ad appannaggio della gente che affronta questo problema con più fiducia.
Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo
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