Bruno Russo- UN PROGRAMMA FANTASMA ( da 'Il Secolo' del 29/11/05 pag. 14 )
I discorsi di Prodi fanno acqua da tutte le parti. Per il lavoro, perché egli propone una antipopolarità che oltre a emulare i discorsi di Berlusconi trascorsi, è differente nella sostanza perché i sussidi e la rete che garantirebbe subito il lavoro a chi viene licenziato, si basa su una elasticità ed una apertura alle imprese create dalle stesse riforme dell’attuale governo, che sono sempre state dall’opposizione disconosciute. Per il mezzogiorno, perché egli antepone ogni intervento al ripristino della totale legalità, cosa che alla luce delle attuali problematiche che investono quest’area del paese, è una frase fine a se stessa che non tiene conto dell’entità del problema e rischia di aggravare le cose. Per l’economia, perché la sua visione delle cose è ormai antipopolare e si basa su giudizi e non fatti espressi dall’Economist, che è stato sempre critico nei confronti dell’Italia, ma ha comunque espresso pareri lusinghieri nei confronti delle riforme del lavoro e delle pensioni attuate dall’attuale governo. Non a caso l’Economist ha definito come coraggioso il nostro esecutivo, proprietà che dimostra il tentativo reale del CdL di guardare oltre i propri confini programmatici ed ideologici, per sanare i problemi del paese. L’opposizione questi confini non li ha neanche definiti, perché promette, promette, senza rendersi conto che un impegno serio va descritto con evidenze oggettive che non devono copiare nessuno, tanto meno una sinistra, come quella inglese, che è lontana anni luce dalla mentalità di quella italiana. Anche se Blair ha ottenuto delle simpatie in Italia anche all'interno della stessa destra, ciò è avvenuto proprio per quella parte asettica da convulsioni personali che guarda nel proprio paese lo stato reale delle cose, lo raffronta alla situazione politica internazionale e poi prende i provvedimenti necessari. I giornali della city londinese hanno tenuto spesso conto di ciò, cos' come hanno dato addosso all'Italia in maniera occasionale e pretestuosa. Ancora una volta i nostri politici che vogliono guidare un futuro esecutivo, devono prima guardare agli interessi reali della nazione e poi a quelli di partito. Ciò è insito nello stesso sistema bipolare ed ha trovato specialmente in America la possibilità di compattarsi in un unico corpo quando la contingente situazione internazionale lo richiede. Ma ancora una volta questa presa di coscienza nei discorsi programmatici di Prodi e soci non c'è ed il suo prospetto futuro, mai come questa volta risulta smontabile senza affanno.
Bruno Russo
Bruno Russo Fonte: Bruno Russo
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