Bruno Russo- IL VENTO IN UN ATTIMO ( Da 'Il Secolo' del 28/04/06 pag. 14 )
Un soffio di vento sinistro nel deserto, la calma apparente turbata da quel battito d’ali che si eleva dalla terra quando un fratello ci lascia. Una perdita ancora più tragica per quanto mi riguarda perché il lavoro dei nostri militari in Iraq, non è distante anni luce dal lavoro di certe missioni che si muovono in terre impervie data l’assenza della spiritualità, per frenare l’imperversare di politiche materialiste camuffate da fondamentalismi religiosi. Un’altra occasione che cadrà in pasto ai caimani della sinistra , loro si che si possono dire tali, perché come questi animali, vivono nelle palud i più bieche delle coscienza, dove non si pensa mai ma si apre subito la bocca per divorare la verità ed emettere idiozie, tacciando dei soldati di essere mercenari in guerra. Forse sarà invidia, perché ci sono persone incapaci di costruire qualcosa, persone incapaci di mettere a disposizione la loro vita per il lavoro e per la Patria, perché si sentono disgustate da tutto ed il loro unico amore è
la distruzione, lo sport preferito di chi dimora a sinistra. Un soffio di vento ha spazzato via altre vite umane nell’antica Babilonia, la calma atavica di un popolo che ha dato tanto alla storia si è scontrata ancora una volta con la frammentazione tra politica e religione che è il vero problema di questo secolo: la prova è che non si ammette che l’una penetri nell’altra, ovunque. La sinistra non ha capito nulla e continua a fare della storia una lettura ‘ ad hoc ’, approfittando del desiderio di pace di un mondo stanco per barattarlo con l’ipocrisia che regna in ogni potere economico precostituito, come quello che nasce e si nasconde dietro al petrolio. Ma quel soffio di vento che porterà tante lacrime e dolore in molte famiglie, è cosparso dal sacrificio che partendo da dei ragazzi li ha fatti diventare degli eroi in un secondo, prima di essere contaminati dalle chiacchiere e dalle filosofie spicciole.
Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo
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