Adesso l’ex pm che guida l’Italia dei Valori se la prende con uno degli
uomini più over partes di questa repubblica: il presidente Napolitano. Una
persona che ha usato la parola nei momenti giusti, lacunosi della
rettitudine adatta a non proferire parole inutili, a mettere la giustizia
in secondo luogo, a richiamare tutti sul senso di Nazione e di
appartenenza, a richiamare soprattutto chi non ha voluto aprirsi verso la
tolleranza e il dialogo. Per tutto ciò viene chiamato mafioso?
Indipendentemente dagli scheletri negli armadi di casa propria, il Tonino
dovrebbe sapere che statisticamente i metodi mafiosi sono proprio quelli
che investono gli onesti di una colpa, legata a quell’eccesso di zelo per
la stabilità del Paese, che non ha colore e che impedisce l’azione di chi
vuole divergere senza problemi. La destra ha applaudito un onesto uomo di
sinistra, che ha difeso l’Italia contro le urla e gli schiamazzi di chi
guarda le pagliuzze altrui e ignora le travi proprie.
Fonte: Bruno Russo