WebMail

18 Aprile 2024 - 17:17

home articoli cultura giornali contattaci guestbook links ultimissime
Google
Bruno Russo- [ EVENTI ] VOLA E VA ( da "Il ROMA" del 26/02/2011 pag. 11 )
VOLA E VA’ CON GAETANO CERRITO Gaetano Cerrito è il guidatore di una macchina speciale, che corre sulle strade a percorrenza limitata che conducono a...
[ EVENTI ] QUANDO LA POESIA E’INCONTRO DI CULTURA E SOLIDARIETA’ ( da "Il ROMA" DEL 12/01/2011 pag. 12 ).
Cosa c’entra la poesia e le nuvole, con un condimento particolare come l’aglio? Ce l’ha spiegato il poeta italo-argentino Carlos Sanchez, condividendo...
Bruno Russo- [ EVENTI ] I MIEI PRIMI 40 ANNI ( da "il ROMA" del 12/01/2011 pag. 23 )
Napoli sta cambiando, almeno in questo: sta presentando una cultura del ritrovo giovanile, che considerati i coprifuochi di varie zone della collina ...
06/03/2008 ARTICOLI  
Bruno Russo- IL RUOLO AUTONOMO DEL SINDACATO ( da "Il ROMA' del 06/03/08 pag. 22 )
La legge Biagi, doveva essere l’incontroverso frutto del sacrificio di una
persona che ha cambiato il mondo del lavoro, calzandolo alle crescenti
necessità derivanti dalla carta vincente dell’innovazione tecnologica che
oggi viaggia ad alta velocità; prova ne è la mia osservazione, pur se
limitata al comprensorio industriale, delle tantissime assunzioni che le
agenzie interinali facilitano, adeguando il profilo attitudinale del
neolaureato, dell’operaio o del perito, alle esigenze coeve che la
produzione richiede oggi in Italia. Invece non è stata sfruttata a dovere
perché il governo non ha saputo migliorare uno strumento già consolidato,
per i mille problemi incontrati nella contrattazione con i sindacati,
soprattutto per quando riguarda l’ipotesi di accordo sul contratto dei
metalmeccanici. L’aumento poi è arrivato come sappiamo tutti, ma le
difficoltà e i muri di un governo frammentato, sono stati influenzati e
rinforzati anche dal fatto che esisteva un dominio comune ideologico, tra
i sindacati e i partiti del governo. Migliorare una legge in questo ambito
risulta difficile, prova ne è l’opinione diffusa che l’efficacia degli
accordi sia tutta da determinare: restano molti punti da implementare.
Fondamentale ad esempio la pacificazione tra operai e impiegati, che ancora
risente di una divisione storica che è diventata di concetto non
adeguandosi alle attuali potenzialità industriali che pongono la
qualificazione e la specializzazione di tutte le maestranze. E’ importante
inoltre che sia stata adeguata la retribuzione lorda rispetto
all’inflazione lorda e non programmata. E’ importante accordarsi anche
sulle flessibilità richieste dalla categoria degli imprenditori ma anche
dagli inquadramenti professionali che spettano di diritto. E’ importante
porre l’attenzione al precariato, per le condizioni critiche che molte
maestranze condividono, al fine di portare a casa il massimo possibile ed
arrivare alla fine del mese senza problemi. Molte di queste realtà si
condensano nella riforma dei contratti che non può non viaggiare
parallelamente alla riforma dei salari, come ripetuto soprattutto dalle
organizzazioni del lavoro autonome, .in quanto attuabili solo sciogliendo
i tanti nodi dovuti all’integrazione delle problematiche delle forze del
lavoro con quelle di governo. Le forze del lavoro, devono sfruttare le
condizioni ideali ottimali che si sono poste con l’accordo siglato, per
aprire un periodo lungo di contrattazione con le aziende che porti i
risultati già validi ad essere migliorati. Per fare ciò occorre una
comunicazione attiva tra le parti, occorre che un nuovo governo si faccia
al più presto, occorre che contemporaneamente si realizzano pure le
amministrative, perché non sono due rette parallele che non si incontrano
mai ma due realtà che si devono integrare per lavorare linearmente.
Occorrerebbe soprattutto eliminare i contrasti, cercando di svincolare la
politica dal mondo del lavoro quanto più si possa fare, perché quando un
modulo di vita dipendente dal parlamento, si insedia in tutte le strutture
del quotidiano, si arriva a situazioni di comodo che poi, a ragione o a
torto, si chiamano concussioni e si adoperano anche, al fine di
sopravvivere, per screditare l’operato di qualcuno. Viviamo un momento
politico particolare, perché con la caduta del governo, prima di gongolare
per il ricambio, occorre sbracciarsi e abbracciare molte croci con il
principio che la lotta, gli accordi molteplici e non sempre diretti, la
comunicazione attiva per la sicurezza del lavoro e sul lavoro, sono le tre
fasi fondamentali nelle quali si può dire divisa la storia delle forze del
lavoro e solo uno sforzo distaccato da tanti legami politici può
facilitare il compito di tanti uomini onesti, che nel ricambio che la
nostra Nazione avrà, vorranno sicuramente dare il proprio tempo per il
miglioramento del lavoro; indipendente dai vincoli patrocinati con nobiltà
di intenti ma mai eliminati facilmente.

Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo
 

Torna alle news della categoria "ARTICOLI"
Torna alla pagina delle news

Sito Online di Euweb