Il muro di gomma, l’espressione cinematografica e non solo, dell’indagine sul disastro di Ustica, che solo adesso decreta una verità che non esiste e quindi è una bugia, dimostra ancora una volta che una componente della vecchia classe dirigente, che attualmente è visibile soprattutto nel centrosinistra, volente o non volente ha fatto depistare la soluzione di un mistero. Del resto credo che il 90% dei disastri della storia non ha avuto mai volto; ma quando, raramente, il colpevole si trova, oggi non si riesce ad attribuirgli la giusta pena: essa facilmente, nel caso dei tribunali nostrani, viene mitigata o addirittura annullata nel tempo. Se si tratta poi di altri tribunali resi brutali solo dalla disperazione storica di popoli che hanno la sofferenza nel DNA, allora si arriva ai verdetti teatrali che devono dimostrare che la giustizia esiste. Ma l’unica via possibile è quella di mitigare le due componenti principali del giudizio, il perdono e la colpa, secondo la propria responsabilità di creare una società migliore del passato. Io credo che il vero muro di gomma da abbattere sono quelle verità che nel sociale, nella politica e nella vita sono sotto i nostri occhi, quando essi si abbassano ed inizia a parlare
l’anima.

Bruno Russo