E’ deleterio sentire dai media che all’alba avanzata del nuovo secolo, si dà del fascista o del terrorista ad uno come Grillo, che ha avuto il difetto di mettere allo scoperto una realtà del paese e di raccogliere come api nell’alveare, i cittadini che non aspettavano altro di sentire una denuncia del genere da parte di un personaggio in vista. E’ chiaro che oggigiorno la verità fa talmente male che può risultare, con tutte le sue conseguenze, una mera violenza per qualcuno. Ma siamo stufi di sentire ancora che la parola violenza, tratta dalle conseguenze accattivanti di una kermesse seppur discutibile, debba essere ancora una volta accostata al termine “ fascista “, che se si volesse realmente creare una pacificazione nazionale, dovrebbe essere relegata unicamente alle estrapolazioni fondamentaliste della dietrologia culturale italiana. Gli accostamenti inopportuni sono tanti nella nostra società ma appartengono tutti alla sinistra, che finge di essere democratica e di creare partiti con tale nome, mentre poi impone nelle scuole la lettura solo di certi quotidiani di parte, in barba alla inviolabile libertà formativa di uno studente.


Bruno Russo.