La gente ha paura della guerra. Per strada, gli anziani, legati ai media
come gli uccellini al miglio, mormorano che gli americani ci stanno per
portare in una nuova guerra, in un nuovo spargimento di sangue, dopo il
discorso del Presidente statunitense sull’attacco ai talebani pianificato
a Primavera. In realtà ciò è un riverbero del panico in cui si trova il
nostro inefficiente governo, perché il discorso di Bush sembra dare per
scontato che l’Italia ci sia, spiazzando sulla metà campo il professor
Prodi che in queste ore è distratto dalle vicende di Vicenza. Ma l’embasse
del premier è la conseguenza di aver gestito male le cose: nell’aver fatto
arrabbiare la pacifica gente vicentina e nell’aver predisposto un uso
limitato delle nostre forze in Afghanistan. Ora la complessità del gioco
si fa schiacciante e tutti si augurano la fine di questo esecutivo, come
ho ascoltato stamattina da un anziano alla posta con i suoi molteplici
bollettini: “ ci ha dato l’euro e tra poco magnamm solo euvr ( in dialetto
erba dei campi) “.
Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo