Bruno Russo- IL MINIMO COMUNE ( da 'Libero' del 21712/2006 pag. 19 )
Le critiche aspre degli industriali e di Bruxelles alla finanziaria di
Prodi hanno un minimo comun denominatore: la mancanza dei tagli alle spese
ed il, in un certo senso corrispondente, rallentamento dello sviluppo. La
UE, in particolare, mette in guardia dai rischi del debito pubblico
perché i calcoli se li è fatti e parlano chiaro: Prodi si è fidato troppo
delle sue idee e della necessità inesistente del suo seguito a restargli
dietro; non ha voluto sentire i consigli di nessuno ed ora è difficile
dimostrare che le cose potranno sicuramente andare bene. In questo ambito
non ha senso una reazione come quella di Padoa-Schioppa che bacchetta
Montezemolo e Bruxelles imputati di comportarsi come un partito politico.
Evidentemente l’unica politica la vogliono applicare loro, gli assolutisti
della democrazia indiretta che si sono arroccati in una difesa ad oltranza
che prima o poi cederò.
Bruno Russo. Fonte: Bruno Russo
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