La riforma della giustizia, fu l'esempio evidente del rinnovamento
portato dalla destra, come la separazione delle funzioni per dare l'onere
al giudice di scegliere se fare il giudice o il magistrato, il sistema dei
concorsi per titoli ed esami con i vari test-pscicoattudinali,
l'organizzazione delle procure atte a nominare il corrispondente
responsabile come unico titolare dell'azione penale ed infine la prassi
per indurre i magistrati a non essere iscritti a partiti politici:
queste sono riforme. L'Unione invece cosa intende se parla di riforme?
Le riforme della destra volevano migliorare le cose ma la sinistra ha
saputo solo criticarle, come un bambino che incrocia gli arti
superiori abbassando il muso e covando rabbia. La destra non voleva
svilire una categoria del massimo rispetto, ma garantire obiettività che
unisce il rigore alla consapevolezza che alla certezza del diritto si
corrisponde la certezza della pena. La politicizzazione di questa
categoria ha invece portato un metodo, nelle espressioni finali del
giudizio, che non da più per scontata la validità della pena. Il
processo, storicamente parlando, dalla lex romana ai giorni nostri, ha
evidenziato che l'integrità morale ed intellettiva di un professionista
che può con il suo giudizio, influire sulle sorti della persona giuridica,
è indiscutibile, ma si deve avvalere delle riforme che rendono moderno un
paese, inserendolo al passo con le necessità dei tempi. In questo senso
al governo di destra va riconosciuto di aver fatto proprio questo
concetto, per garanzia di modernità, libertà e legalità.
Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo