Bruno Russo- PIU' CULTURA, PIU' IDEE ( da 'Il Secolo' del 12/10/06 pag. 14 )
A mio modesto avviso, per rinnovare un giornale come il Secolo occorrerebbe fare delle considerazioni: un giornale che non occupa l’ombra del suo partito di appartenenza pur sostenendolo, deve essere più culturale e meno politico; ma non basta. Per far si che il ritorno ci sia e metta una testata prestigiosa nelle condizioni di non dover fare mai i conti con se stessa, ci vuole più pubblicità, una maggiore partecipazione di lettori qualificati che rappresentano comunque l’umore della gente, una linfa vitale come quella del futurismo che animò le origini riconosciute della destra classica. Tale linfa, che rappresentava tutto un processo di rinnovamento, partiva dal motto ‘marciare e non marcire’, ovvero fare della lettura dei tempi coevi il motore principale del rinnovamento; tradotto in sintesi: opino un giornale che sponsorizzi, all’alba del nuovo millennio, un nuovo spiritualismo che significa soprattutto tre cose: ritorno ai valori, crollo dei modelli materialistici del novecento, riscoperta delle potenzialità espresse dalle attitudini più interne dell’animo umano. Tutte queste cose sono ‘arabo’ per la sinistra, che non traduce in fatti ciò che professa da ormai troppo tempo, abbandonato nelle strade deserte della sua sorte molti temi vicini alle necessità umane dell’uomo moderno. Il materialismo non può essere più un modello di vita, lo dimostra come si vive male oggi inseguendo delle mete senza sapere il perché, ritrovandosi spesso soli con se stessi, anteponendo il soddisfacimento di molte cose indotte in luogo di tutto ciò che un uomo può costruire, con l’amore, con la passione, anche per la propria professione, e perché no?
Bruno Russo Fonte: Bruno Russo
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