Un partito unico lo si può fare per due motivi; o quando si consolida una
coalizione a tal punto da dover rappresentare un fronte unito e compatto
per il bene del paese o quando si rischia la frammentazione della
coalizione stessa ed allora si cerca di mantenerne l’equilibrio trovando un
modo per appoggiarsi l’uno all’altro. Con la destra stavamo nel primo caso
ma si è giustamente ritenuto di non farlo perché essendo l’unione di più
partiti uniti ma con una propria identità, i tempi non sono ancora maturi,
invece con la sinistra stiamo nel secondo caso: si vuole realizzare il
partito unico a tutti costi pur essendo il governo un’unione di più partiti
disuniti e senza identità. Sia attenta la sinistra, perché le debolezze
portano alle rinunce o a disperati atti di forzatura politica, come volere
a tutti i costi realizzare palazzi senza fondamenta, adoperando come unico
collante un cemento che sia a prova di Cavaliere. Il governo cioè, dice di
volere cambiare l’Italia e di non essere affatto debole, ma poi continua a
fare la guerra a Berlusconi. Per cambiare davvero le cose occorre essere in
controtendenza con i fatti Italiani: governi che durano poco. Solo la
destra ha portato a termine il suo mandato nonostante tutti gli altri
partiti pensassero solo a mettere i bastoni tra le ruote de CdL.
Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo