La presunzione che Rifondazione Comunista voglia, con un gioco di parole
che sembra appropriato, ‘rifondare’ il Dpef è una dimostrazione di quanto
la finanziaria del 2007 sia stata gonfiata per rimpinzare le casse dello
Stato. La doverosità di queste interrogazioni ha spinto il governo
all’ennesimo voto di fiducia, mettendo a dura prova la sua fragile corazza.
Ma una finanziaria da 35 miliardi di euro non è uno scherzo e se pensiamo a
tutto quello che successe quando il Cdl mostrò la sua ultima finanziaria,
viene voglia di ridere, anche se con una punta di rabbia. Qualcuno dirà che
i soldi da qualche parte pure debbono venire, ma allora, senza contare che
in campagna elettorale la sinistra si riempiva la bocca solo di belle e
paradisiache parole, perché adesso che è al governo non sceglie, come
faceva il Polo delle Libertà un modo che faccia capire al popolo Italiano
che i contenuti della finanziaria sono conformi con i requisiti chiesti
dalle scadenze ed in sintonia con le promesse fatte dall’Unione? Se così
non avviene, penso con altrettanta rabbia a tutto il tempo che la trascorsa
opposizione di sinistra perdeva con i media, per deridere il famoso
‘contratto con gli Italiani’ stipulato dal Cavaliere, il quale però, se
non proprio al 100%, è stato tradotto con molte realtà nei cinque anni di
continuità e precisione che molti Italiani non scorderanno facilmente. .
Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo