Bruno Russo- LA NECESSITA' DEL DIALOGO NEL LAVORO ( da 'Il Secolo' del 08/07/06 pag. 14 )
La posizione dei sindacati nei confronti delle tasse non è chiara. In passato la Cgl si era mostrata piuttosto favorevole, pur nell’ottica della riduzione dei costi, e non mi meraviglio che abbia deluso anche altri
sindacati, perché questo tipo di politica è ormai obsoleta: solo Prodi la
poteva riesumare, nonostante che il 50% degli italiani non ne vuole più
sapere di questo modo di concepire il disavanzo. I sindacati dovrebbero
capire che il dialogo, la concertazione e la solidarietà dei lavoratori non viene dalle lunghe serrate, svolte ai tavoli con il governo, ma da un dialogo comune che riproponga le tesi che i lavoratori propongono, alla luce dei cambiamenti visibili che si sono avuti nel mondo del lavoro con tutte le riforme. La Cgl, vicino ai Ds ed alla parte più intransigente della sinistra, rappresenta ormai la conservazione, mentre i sindacati di destra, che esistono nonostante che molti non lo sanno, hanno invece indovinato il collante, per saldare insieme tutta una categoria che desidera che le proposte della destra siano integrate con quelle dei lavoratori e che si sposino nell’ambito degli interventi sul sociale che sono stati più volte introdotti nelle ultime finanziarie. La Cgl adesso rischia veramente di rompere con tutti visto che ha minato seriamente l’unità sindacale, già all’atto della inaugurazione del congresso di Rimini. L’abolizione dei tagli alle tasse non è più un terreno di confronto: lo sta diventando solo perché il posizionamento sul terreno delle riforme non ci è stato, causa un referendum incompreso.
Bruno Russo. Fonte: Bruno Russo.
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