Bruno Russo- DIE ZEIT NAIN ( da 'Il Secolo' del 10/06/06 pag. 14 )
Le parole ‘offerte’ dal premier al settimanale tedesco Die Zeit non sono solo il pomo di una discordia ma la dimostrazione di un vecchio asserto: questo governo non riesce ad andare oltre il palmo del proprio naso e nel giudicare vede solo la propria essenza negativa riflessa nelle coscienze altrui. Infatti dopo aver criticato lungamente Berlusconi che all’inizio del suo mandato trascorso, fece delle dichiarazioni all’estero molto pepate nel lessico tanto da suscitare un vero sisma tra commenti e reazioni, indossa gli stessi vestiti tanto apostrofati e si da senza ritegno alcuno ad un settimanale europeo, definendo come ‘folklore’ la presenza interna al governo dei gruppi della ultrasinistra, come se tutte quelle manifestazioni dove vengono oltraggiati i morti e bruciate le bandiere siano delle sagre di paese dove, alla fine, si beve tutti il vino e si torna a casa ubriachi. Ma la cosa più grave è definire gli Italiani ‘schiavizzati’ dal precedente premier, che poteva fare, secondo lui, tutto di tutti; un’affermazione che si aggiunge nella hit parade delle bufale politiche, a quella prodotta prima delle elezioni che riteneva la stessa consultazione, la più importante per l’Italia dopo la fine della II Guerra Mondiale, come se il CdL si fosse comportata come una sorta di forza di occupazione, che ha tolto la democrazia e la libertà dal campo delle possibilità umane. Io spero solo che alla gente non piacciano queste personalità controverse e un po’ ridicole, perché vuote di idee: sono anni infatti che una parte della sinistra si dice riformista per fingersi moderna ma in realtà, la sua è proprio un riformismo senza riforme, una musica senza note e per questo, abbondantemente stonata.
Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo
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