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30/05/2011 ARTICOLI  
Bruno Russo- [ CULTURA ] - VOYAGE OF DISCOVERY (da "Il Denaro" del 28/05/2011 pag. 43 )

“Voyage of Discovery” è un programma educativo strutturato dalla NIAF ( National Italian American Foundation ) fondata nel 1975; la più rappresentativa organizzazione di cittadini talo-americani che vivono negli USA, attenta agli studenti italo-americani che non hanno mai ricevuto l’opportunità di visitare il l’Italia e approfondire le proprie origini.
Quest’anno 30 giovani insieme al coordinatore Riccardo Skeem, giungeranno in Campania dal 30 Maggio all’8 Giugno, e iniziando dal 3 Giugno con il Vallo di Diano, si inoltreranno nel viaggio alla scoperta degli elementi di intescambio culturale tra le due Nazioni. Si partirà con la presentazione di Paestum e i suoi templi del VI sec. A.C., dedicati alle divinità greche Era e Atena. La seconda specialmente è la divinità protettrice dei greci, nota per amare la pietà e punire l’empietà, ricevendone sacrifici, veli e danze con la cetra. Sempre restando nella zona, si pranzerà con i cibi locali compresa la degustazione dei formaggi tipici come le famose mozzarelle di bufala, la buonissima ricotta di pecora o le ciliegine, e se ne osserverà la particolare produzione, previo trasferta nei caseifici che contornano la strada principale, fino a Battipaglia. La prima giornata terminerà con la trasferta a Napoli in pullman, la cena tra lo scintillio delle onde di Mergellina e il pernottamento presso un Ostello della Gioventù.
Il giorno successivo si visiterà Caserta e la sua famosa Reggia, voluta da Carlo III di Borbone il quale, colpito dalla bellezza del luogo e desideroso di conferire al suo regno un degno luogo di rappresentanza, decise di costruire una struttura che si ponesse in un confronto vincente con quella di Versailles, e che nel contempo non avesse il mare prospiciente come Napoli, per evitare attacchi repentini. La dimora è considerata l’ultima opera barocca italiana, terminata nel 1845 ma abitata già nel 1780, con 1200 stanze e 1790 finestre, con una spesa complessiva di 9 milioni di ducati circa e un’area di 44000 metri quadri. La visita proseguirà a Caserta Vecchia e nel suo borgo dall’odore di legna bruciata.
Il 5 Giugno sarà invece il turno delle terme stabiane e della visita a Pompei, ove tra le tante case e mosaici, non si potrà non notare dai calchi dei fuggitivi durante la tragica eruzione, l’esiguità della statura dei romani del periodo, nonché la bellezza della prospettiva che ogni piazza gode rispetto al Vesuvio che la sovrasta.
Proprio il Vesuvio e il suo parco sarà oggetto il 6 Giugno della visita dei ragazzi italo-americani, che potranno osservare la sua potenza, a partire dall’eruzione più violenta di 17000 anni fa, chiamata delle “Pomici di Sarno” o “Pomici Basali”; quindi osservare i metodi di coltivazione e produzione vinifera, che in zone vulcaniche hanno proprietà particolari: la vigna non essendo posta direttamente sul terreno vegetale, ma su di una cappa di ceneri nere, rende necessario scavare grandi buche a forma di cono, affinchè la vite possa fendere le radici nel suolo. I lapilli essendo ad alta igroscopicità, assorbono umidità dall’atmosfera e la trasmettono al terreno, impedendo l’evaporazione di elementi pregiati.
Il 7 Giugno, penultimo di visita, sarà dedicato alla costiera amalfitana, con una presenza anche all’ostello di Sorrento, oltre alle solite visite a Vietri, Positano, e la stessa Amalfi, ove si potranno ammirare le sue note cartiere, insieme alla vicina ceramica vietrese nota in tutto il mondo. In definitiva la precisione organizzativa americana, tesa a far si che i giorni trascorsi in Italia siano ricordati per sempre, realizzerà in pochi giorni l’enfasi del patrimonio dei nostri valori e tradizioni culturali, che facilitarono il grande contributo alla storia ed al progresso degli Stati Uniti. Anche il sito telematico della Fondazione ( www.niaf.org ) evidenzia la cura dei particolari per valorizzare i contatti di intersambio dei cittadini italo-americani, collaborando attivamente con il Congresso degli Stati Uniti e con la Casa Bianca per ogni necessità. Mentre noi ci arrovellavamo su compiti e finalità del 150° anniversario dell’Italia Unita, negli USA la NIAF organizzava tutta una serie di eventi e celebrazioni. Ora si avvicina il 36° anniversario della fondazione: due anni fa a Washington, sua sede legale, la NIAF si mobilitò per celebrare l’Abruzzo dopo il terribile sisma, con il Presidente della Regione presente al Galà, e dopo aver sostenuto la ricostruzione e coordinato su delega del Dipartimento di Stato Americano, gli aiuti alle popolazioni italiane. Gli italo-americani, oltre 20 milioni di cittadini, sono adesso una comunità integrata negli USA curando le prospettive d’immagine del Paese d’origine, perché oltre alla promozione dei rapporti, organizza conferenze sulla cultura italiana, assegna borse di studio per un milione di dollari annui, effettua monitoraggi sui media per migliorare l’immagine degli italo-americani, come evidenzia la gioia che anela nelle serata di gala ove solitamente non manca il Presidente degli Stati Uniti.


BRUNO RUSSO

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Fonte: Bruno Russo
 

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