Bruno Russo- [ CULTURA ]- IL NICHILISMO ALLO SPECCHIO ( da "Il Secolo" del 06/05/2011 pag. 14 )
Ho preso da un vecchio vocabolario degli anni '60 circa, il significato del termine “nichilismo”: movimento rivoluzionario russo nato alla fine del secolo XIX che esaltando fino al massimo l’individualismo anarchico, negava ogni valore agli ordinamenti sociali e politici proponendosi di annullarli.
Volevo accertarmi da cosa nascesse la definizione, perchè l’animo giovane è sede costante di nefaste induzioni intellettuali che, per l’appunto annichiliscono l’individuo, conducendolo verso il male. Anche questa è causa di dolore giovanile, registrabile proprio nelle ultime generazioni, abbandonate al mercato, che li conduce solo ai porti materialistici del soddisfacimento puro.
Imputabile potrebbe essere la nostra cultura, perché soffre l’assenza di Dio e la ragion pura come mezzo per discernere tra bene e male, ma chi ha ucciso la cultura? Ricordiamoci piuttosto le parole di Martin Heidegger, “ Il nichilismo non serve a niente metterlo alla porta, perché ovunque, già da tempo e in modo invisibile, esso si aggira per la casa. Ciò che occorre è accorgersi di quest’ospite e guardarlo bene in faccia”. La gioventù in sintesi dovrebbe combattere “l’ospite inquietante”, se non ci sono altri mezzi nella nostra cultura, ma si dovrebbe avvalere soprattutto dell’ammissione di colpa di tutta una generazione di madri e di padri che nel tentativo di combattere gli insegnamenti dei “loro” genitori, hanno posto i figli nel nuovo vicolo cieco, quello della libertà forzata per una scelta giusta, senza contare che un giovane si ribella a qualsiasi modello, come disse Freud, perché per comprendere tutto l’universo, deve necessariamente porsi dalla parte opposta della barricata di ciò che gli viene offerto.
BRUNO RUSSO
Fonte: Bruno Russo
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