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Bruno Russo- [ EVENTI ] VOLA E VA ( da "Il ROMA" del 26/02/2011 pag. 11 )
VOLA E VA’ CON GAETANO CERRITO Gaetano Cerrito è il guidatore di una macchina speciale, che corre sulle strade a percorrenza limitata che conducono a...
[ EVENTI ] QUANDO LA POESIA E’INCONTRO DI CULTURA E SOLIDARIETA’ ( da "Il ROMA" DEL 12/01/2011 pag. 12 ).
Cosa c’entra la poesia e le nuvole, con un condimento particolare come l’aglio? Ce l’ha spiegato il poeta italo-argentino Carlos Sanchez, condividendo...
Bruno Russo- [ EVENTI ] I MIEI PRIMI 40 ANNI ( da "il ROMA" del 12/01/2011 pag. 23 )
Napoli sta cambiando, almeno in questo: sta presentando una cultura del ritrovo giovanile, che considerati i coprifuochi di varie zone della collina ...
28/04/2011 ARTICOLI  
Bruno Russo- [ OPINIONE ]- IL LAVORO RENDE LIBERI? ( da "Il Mattino" del 28/04/2011 pag. 8)
Occorre riflettere. La scritta stile Auschwitz comparsa a Roma non poteva non infastidire ebrei e non, ma nel contempo si inserisce in un periodo nel quale il primo articolo della Costituzione, cioè che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, è in discussione a tal punto, che la scritta sembra deridere più tale questione che l’antica tristezza, che tra l’altro dovremmo rispettare anche con meno polemiche. Il lavoro rende veramente liberi? Oppure è la dignità ad essa associata che conferisce all’uomo lo status di persona indispensabile o semplicemente utile alla società, che in tale proprietà fornisce la sensazione di essere liberi? Credo che in realtà, la libertà è un concetto relativo , perché dipende da chi ce la può negare, nel senso che certe volte perdere un po’ di libertà in un rapporto sentimentale, può essere anche un sacrificio per amore, e dare una sensazione di dignità non affatto diversa. Il problema, è che il lavoro oggi non ha qualità, nel senso che contiene troppe pezze messe negli anni per renderlo conforme alle esigenze della società, e ne viene di conseguenza che pesa sul lavoratore come una oppressione pesante, che alla fine limita troppi gradi di libertà della nostra stessa autodeterminazione, nell’ambito delle correlazioni del lavoro nelle 24 ore di una giornata, nel senso che alla fine si ha l’impressione sempre di dare tanto per ottenere poco: il mancante misura la perdita di libertà..

Bruno Russo
Fonte: Bruno Russo
 

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