In occasione della campagna politica dei comuni intorno a Napoli, Giugliano, Qualiano e soprattutto Marano presentano una preoccupante situazione in materia di ordine pubblico e sicurezza, che non a caso è il tema predominante di alcuni politici, che prima di asservire al simbolo politico e alla diaria di partito, lottano da tempo per il territorio, fulcro fondamentale delle problematiche sociali della nostra regione.
Quasi a nulla sono valse ad esempio, le riunioni convocate da prefetti e autorità eminenti, per frenare la recrudescenza dei fatti si sangue che si sono presentati dall’inizio del nuovo anno, contando anche l’impegno del primo cittadino di Marano che ha sempre sottolineato che la legalità non è un fatto scontato, ma un guadagno della collettività di comuni come questo, i cui controlli a tappeto effettuati risultano alla fine “dribblati” da fenomeni di bullismo di quartiere, che rientrano in quelle occasionalità difficilmente da tenere a freno, perché riguardano riunioni sediziose di giovani sbandati, che quotidianamente finiscono per arrecare danno al passante, riversandogli ingiurie, minacce e sovente percosse; per non parlare dei “furtarelli” e della presenza di droga che non manca mai. Intervistando un cittadino di Marano che da anni svolge una presenza attiva nelle problematiche di zona, Giuseppe di Palma, egli vivendo proprio in una delle zone interessate ha ribadito che ci sono vie per niente illuminate di Marano, ma di necessario passaggio degli abitanti, che si ritrovano spesso tra sputi e violenze varie, e devono assistere anche a scene di sesso e bullismo vario che non può non cadere sotto gli occhi sprovveduti del cittadino, che ne vuole restare per diritto al di fuori.
Ancora una volta la consultazione politica che si avvicina, è il terreno fertile per assicurare una presenza di forze dell’ordine che per Di Palma, che lavora nel settore, è il propellente principale per far cambiare pagina alla collettività di Marano almeno in questo; perché se i servizi non funzionano, le strutture ci sono e manca la volontà di sfruttarle, almeno si può restituire al territorio la tranquillità di essere calpestabile dal cittadino, il cui rientro nella rispettiva abitazione vuole essere una passeggiata in una via di una cittadina ridente, e non il cammino verso il possibile patibolo della sua vita.
I reati registrati nella zone di Marano sono in deciso calo, ma esistono fenomeni puntuali critici, che dipendono dal fatto che se Marano per molti giovani volenterosi è un terreno di fuga giustificata, resta invece sede ideale per chi vuole passare il tempo inerte dando fastidio al prossimo, e magari approfittando anche della delocalizzazione delle riunioni giovanili, che grazie alle nuove metropolitane collinari, possono installarsi ovunque e con intenti non sempre pacifici.
La delinquenza purtroppo, specialmente in queste zone, sembra essere una “vocazione” che prende alcuni e diventa strumento di predominio sul territorio, specialmente laddove non ne esistono altri, esportando la propria attitudine anche oltre le sfere critiche della propria municipalità.
Auspicare un cambiamento in tal senso, dipende proprio dai nuovi politici, che sanno quanto la propria buona volontà prima o poi si dovrà scontrare con “i padroni del territorio” che non sempre fanno del bene al proprio giardino, quando i fori migliori devono vivere con l’erbaccia, e nessuno facilità lo sfruttamento del verde, sia umano che vegetale.
BRUNO RUSSO
Fonte: Bruno Russo