Bruno Russo- FACE TO FACE ( da "Il Secolo" del 16/04/10 pag. 14 )
I soliti rumori, i soliti sospetti, le solite conclusioni: tra Fini e Berlusconi esiste qualcosa di profondo nel bene e nel male, che non si riesce ad afferrare. Le vicende delle liste romane prima delle regionali e molte faccende affini, hanno dimostrato che Gianfranco Fini teneva a cuore che il Pdl fosse un partito organico e collegiale, non sotteso né alle decisioni unidirezionali né ai capricci della Lega. D’altro canto però il Cavaliere non ha mai deluso le aspettative di Fini, Finiani e quanto altro. Ma su tutto impera una considerazione condivisa: qualsiasi strappo alla maggioranza avvenga, qualsiasi scissione avverrà, evitiamo di creare altri nomi fantasma come Pdl-Italia e altri, soprattutto perché nessun medico ha mai ordinato a nessuno di non potere ritornare a quel nome meraviglioso, che non è morto nella delusione della gente ma si è unito alla luce del successo di una nuova politica: Alleanza Nazionale. Auguriamoci che la cosa non avvenga perché il binomio Berlusconi-Fini è vincente più di quanto si possa credere. Ma nel caso inevitabile, An sarà sempre l’esperienza e la denominazione più bella e profonda.
BRUNO RUSSO
Fonte: Bruno Russo
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