Bruno Russo- UN BUON NATALE ( Da ' Il Secolo ' del 10/12/06 pag. 14 )
Il Natale non deve perdere il suo valore cristiano, come riferimento per il popolo della fede, che in questa era deve fare i conti con le fredde regole del materialismo. La sinistra ha voluto da sempre rappresentare la fede con l’uomo che incarna la presenza di Dio sulla terra, il Pontefice, solo per poterne rappresentare la parte di potere, ma non ha mai pensato a volgere lo sguardo verso l’aspetto migliore della fede che è lo spirito dell’uomo, l’anima di ognuno di noi che di fronte al bello, di fronte all’immaginario si contrae per potere sognare, ma soprattutto per potere sperare. Attraverso questa possibilità, la religione cristiana ha fondato parte del significato della croce che pone agli occhi di tutti, il sacrificio di chi vuole credere. Per iniziare un percorso di fede si segue il tragitto della cometa, che rappresenta il riferimento del proprio cammino, per potere finire in un luogo buio ed isolato, dove, in solitudine momentanea, potere celebrare la natività, la nascita del sorriso e dell’amore. Insegniamo ai nostri figli che possono credere in quello che vogliono, ma non devono mai smettere di credere perché sono stanchi o perché qualcuno ha nascosto gli strumenti intellettivi della propria redenzione: senza quelli cerchiamo di appoggiarci alla forza delle cose e finiamo per esserne divorati. Gli emblemi del Natale sono l’unico libro dove imparare a seguire una scia, quella della luce, della verità, che non potrà mai piacere a chi, a sinistra, fabbrica solo armi nel suo arsenale dialettico.
Tanti distinti saluti e ringraziamenti
Bruno Russo. Fonte: Bruno Russo
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