Nelle notizie sugli scontri violenti a Genova con i tifosi serbi, è mancata la risposta a una domanda: perché? Conosciamo le motivazioni del tifo violento, e le accuse che gli stessi avevano perpetrato ai giocatori della loro squadra a tal punto che il portiere sembra non volesse giocare dalla paura, ma proprio per questo come è possibile che il nostro Paese non si sia reso conto che l’evento era stato da tali premesse preannunciato? E come è possibile che in Serbia non si sia placata la violenza nonostante tutto ciò che è successo con la guerra del Kossovo? Forse le risposte vanno trovate nella storia, ma è chiaro che se una cosa del genere avveniva in un Paese sudamericano le manganellate delle guardie si sarebbero fatte sentire al primo grido di protesta. Potranno pure a torto prendersela con lo Stato, ma dalle nostre parti c’è fin troppa democrazia in molte occasioni e non solo sportive.

Bruno Russo